Eight Art Project
Eight Art Project

Robert Rauschenberg alla Tate Modern di Londra.

Fino al 2 aprile 2017, la Tate Modern di Londra offre ai suoi visitatori l’occasione di riscoprire la carriera di Robert Rauschenberg (1925-2008) attraverso la prima completa retrospettiva che sia stata allestita dopo la sua morte. Grazie agli importanti prestiti del Museum of Modern Art di New York, infatti, è possibile ripercorrere la carriera del grande artista americano, dai capolavori più noti alle poliedriche sperimentazioni nate ai tempi del Black Mountain College. Osservando le prove meglio riuscite, non stupisce che Rauschenberg sia stato il primo artista nordamericano a ricevere il Gran Premio alla Biennale di Venezia (1963) per la peculiare capacità di stravolgere le regole dei maestri, ripensando radicalmente il rapporto tra arte e vita.

COMBINE PAINTINGS E ASSEMBLAGE
È probabilmente in questa direzione che è da intendersi la collocazione storica all’interno del New Dada. In compagnia del sodale e amico Jasper Johns, Rauschenberg ha sempre orientato la sua produzione verso il recupero della tradizione della prima metà del ‘900, aggiornandola puntualmente alle novità tecniche e concettuali degli anni ’60 e ’70. Monogram (1955-59) e Bed (1955), forse i più celebri dei suoi combine paintings, dimostrano in tal senso come la compresenza di ready-made e pittura possa risolversi in un sodalizio affascinante e spesso eloquente. Bed, in particolare, è la consacrazione del quotidiano elevato ad arte perché ripensato come teatro di un’azione cruenta, evocata da un inquietante sgocciolamento cromatico.

OGGETTO E CONCETTO
A dispetto dell’ingombro di capra impagliata e copertone, in Monogram sorprende come la soluzione pittorica usata per la base sia già regolarizzata, addirittura addomesticata rispetto all’esuberanza precedente. A guardar bene, rivolgendosi a Double Rauschenberg (1950) o a Triathlon (Scenario) (2005), sarà chiaro come un’altra delle inclinazioni estetiche dell’artista americano si orienti piuttosto per un approccio concettuale con cui ridurre al minimo lo spazio della pittura. Nell’autoritratto del 1950 le sagome del suo corpo, sforbiciate e sovrapposte, si alleggeriscono attraverso l’esposizione luminosa, così come nel collage fotografico del 2005 i pesanti oggetti impagliati del passato vengono sostituiti dalle loro tracce fotografiche, imboccando una strada espressiva sempre più rarefatta.

IL DEBITO CON L’ESPRESSIONISMO ASTRATTO E LE COLLABORAZIONI
Con Erased de Kooning Drawing (1953), infine, l’artista fa i conti con la sua formazione, mettendo mano al fruttuoso periodo del Black Mountain College condiviso con John Cage, Merce Cunningham, Cy Twombly e Jasper Johns, tra gli altri. Il risultato di questo paziente lavoro di cancellazione del 1953 non è solo una coraggiosa azione simbolica di superamento dei maestri —  titolo che l’olandese Willem de Kooning si era guadagnato come protagonista dell’espressionismo astratto — ma anche un’ulteriore sintomo di quella tensione al Concettuale che segnerà le opere successive. Così come emerge dalle numerose collaborazioni con i ballerini Merce Cunningham e Trisha Brown che raccontano di un mondo espressivo profondo e sfaccettato, capace di fare scuola anche al di là della pratica pittorica.

 

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Londra // fino al 2 aprile  2017
Robert Raushenberg
Mostra a cura di Achim Borchardt-Hume, Leah Dickerman, Catherine Wood
Tate Modern, Bankside, London
http://www.tate.org.uk 

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Photo credits:

1. Robert Rauschenberg
Retroactive II, 1964
Oil and silk-screen ink print on canvas
213.4 x 152.4 cm
Museum of Contemporary Art Chicago. Partial gift of Stefan T. Edlis and H. Gael Neeson
© Robert Rauschenberg Foundation, New York.
Photo: Nathan Keay © MCA Chicago

2. Robert Rauschenberg
Bed, 1955
Combine painting: oil, pencil, toothpaste, and red fingernail polish on pillow, quilt (previously owned by the artist Dorothea Rockburne), and bedsheet mounted on wood supports
191.1 x 80 x 20.3 cm
The Museum of Modern Art, New York
Gift of Leo Castelli in honour of Aldred H. Barr, Jr.
© Robert Rauschenberg Foundation, New York
Image: The Museum of Modern Art, New York/Scala, Florence

3. Robert Rauschenberg and Susan Weil
Untitled (Double Rauschenberg), c. 1950
Exposed blueprint paper
209.6 x 92.1 cm
C Y Twombly Foundation
© Robert Rauschenberg Foundation, New York

4. Robert Rauschenberg
Monogram, 1955-59
Combine: oil, paper, fabric, printed reproductions, metal, wood, rubber shoe-heel, and tennis ball on two conjoined canvases with oil on taxidermied Angora goat with brass plaque and rubber tire on wood platform mounted on four casters
106.7 x 135.2 x 163.8 cm
Moderna Museet, Stockholm. Purchase with contribution from Moderna Museets Vänner/The Friends of Moderna Museet
© Robert Rauschenberg Foundation, New York

5. Robert Rauschenberg
Triathlon (Scenario), 2005
Inkjet dye transfer on polylaminate
217.2 x 306.1 cm
© Robert Rauschenberg Foundation, New York

Gennaio 2017
Elena Tettamanti

www.tate.org.uk